Una buona ragione per continuare a scrivere

Il motivo per cui esiste questo spazio, perché ho deciso di fare della scrittura il mio lavoro, per presentarmi a chi...

Il motivo per cui esiste questo spazio, perché ho deciso di fare della scrittura il mio lavoro, per presentarmi a chi approderà qui.

Scrivo da quando sono bambina e da allora immagino la mia vita fatta di parole.
Ho sempre avuto diari e quaderni e non ho mai smesso di raccontare le mie avventure grazie a carta e penna. Credo sia stata, fino ad ora, l’unica attività continuativa della mia vita.
La base solida su cui posano le mie certezze.

Crescendo, ho imparato che la memorialistica non è l’unico modo esistente per raccontarsi: ho conosciuto forme di scrittura sempre più complesse, alte, vertiginose. Le ho accolte e ho voluto imparare a rapportarmi con loro.

Scrivo da quando sono bambina e tutta la mia interezza è sparsa in quelle pagine – pagine di carta, pagine virtuali, pagine senza un posto.

Ma, pensavo, l’interezza cos’è?
Come ci si sente “interi”?

Ultimamente ho iniziato a sentire il bisogno di trovare un luogo che fosse solo mio, perché un luogo che io possa dire solo mio non ce l’ho.

Ho ripensato a un racconto scritto tanti anni fa, in cui la protagonista decide di vivere da sola in una vecchia enorme villa. Ogni stanza di questa villa ha una funzione specifica: oltre alla cucina e alla camera da letto ci sono la stanza della pittura, la stanza della musica, la stanza del sole, quella del silenzio, la stanza del fuoco. Ogni attività ha uno spazio esatto in cui muoversi e sentirsi libera. Ogni frammento della protagonista ha un luogo d’appartenenza in cui potersi esprimere.

A diciassette anni sentivo già la mancanza di un posto solo mio in cui lasciare spazio ai miei frammenti. Dieci anni dopo questo desiderio è ancora presente.

“Allora” mi sono detta, “i propri desideri vanno ascoltati e accolti, se hanno la forza di vivere così a lungo.”
Ho sempre invidiato la protagonista del racconto e la sua possibilità di far coesistere le sue diverse parti tutte assieme.

Ho voluto trasformare l’invidia in opportunità e ho costruito il mio luogo, la mia villa dalle tante stanze, il posto in cui sentirmi solo mia.

Questa è la mia personale lettera di presentazione al lettore.
In questo spazio si parlerà di tante cose: parole, scrittura, narrazione, viaggi, libri, lavoro.
Molti argomenti che coesisteranno, ognuno nel proprio spazio, ma tutti insieme, qui.

Letters From Carla è il luogo non fisico, non materiale e non geografico in cui, forse, finalmente, tutti i miei frammenti ritrovano una forma di interezza.
E questa, per me, è la prima buona ragione per continuare a scrivere.

Benvenute e benvenuti tra le mie parole.

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