Ti svelo 3 tecniche di storytelling molto efficaci per coinvolgere il pubblico – parte 1

Nel marketing emozionale, lo storytelling non è solo uno strumento di comunicazione, ma una chiave per costruire relazioni autentiche con il...

immagine di copertina dell'articolo

Indice

Nel marketing emozionale, lo storytelling non è solo uno strumento di comunicazione, ma una chiave per costruire relazioni autentiche con il pubblico. Le storie ben raccontate possono suscitare emozioni profonde, costruire fiducia e differenziare un brand in un mercato affollato.

In questo articolo, esploreremo tre tecniche di storytelling particolarmente efficaci: il “viaggio dell’eroe”, la “comparazione di esperienze” e gli “inneschi cognitivi”.

Ogni tecnica verrà spiegata nel dettaglio, con esempi per illustrarne l’applicazione pratica.

Iniziamo il viaggio attraverso le meraviglie dello storytelling!

Il viaggio dell’eroe

Il “viaggio dell’eroe” è una struttura narrativa universale che si trova in molte storie epiche e mitologiche. Questa tecnica, formalizzata da Joseph Campbell nel suo libro “L’eroe dai mille volti”, descrive il percorso di un protagonista che parte per un’avventura, affronta sfide e ostacoli, e alla fine ritorna trasformato. La struttura si divide in diverse fasi, tra cui la chiamata all’avventura, l’incontro con il mentore, le prove, la morte simbolica e la resurrezione.

Vediamo nel dettaglio le fasi della struttura narrativa del viaggio dell’eroe.

1.           Chiamata all’avventura: l’eroe riceve una sfida o una missione.

2.           Rifiuto della chiamata: inizialmente, l’eroe è riluttante a partire.

3.           Incontro con il mentore: l’eroe incontra una guida o un mentore che lo aiuta a prepararsi.

4.           Superamento della soglia: l’eroe lascia il mondo ordinario e entra in un mondo straordinario.

5.           Prove, alleati e nemici: l’eroe affronta sfide e fa alleanze.

6.           Avvicinamento alla caverna più profonda: l’eroe si avvicina al centro della missione.

7.           Prova centrale: l’eroe affronta il momento di crisi più grande.

8.           Ricompensa: l’eroe ottiene una ricompensa per i suoi sforzi.

9.           Ritorno: l’eroe ritorna al mondo ordinario con la ricompensa.

10.         Resurrezione: l’eroe affronta un’ultima prova che lo trasforma ulteriormente.

11.         Ritorno con l’elisir: l’eroe ritorna cambiato e porta benefici al suo mondo.

È una tecnica narrativa davvero potente oltre che versatile, perché adattabile a diversi media e perché porta il messaggio dritto al cuore dei lettori.

Nel marketing, molte campagne pubblicitarie utilizzano questa struttura per raccontare storie di successo. Ad esempio, la campagna “Just Do It” di Nike spesso rappresenta atleti che superano ostacoli personali e fisici, ispirando il pubblico a perseverare nei propri obiettivi.

Un esempio letterario tra i più celebri è “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, dove vediamo Frodo partire per un’epica avventura in cui dovrà distruggere l’anello del potere, affrontando numerosi pericoli e, infine, emergendo come un eroe trasformato.

Anche Star Wars, per esempio, si basa sulla stessa struttura narrativa.

Il “viaggio dell’eroe” è ideale per raccontare storie di trasformazione e crescita, sia a livello personale che professionale. È perfetto per narrazioni di brand che vogliono mostrare come hanno superato sfide e innovato i loro prodotti, o per presentare casi studio di clienti che hanno trovato successo grazie a prodotti o servizi specifici.

Ragazza sorride e invita chi legge a parlare del proprio progetto, invita a leggere quali sono le tecniche di storytelling più efficaci.

Comparazione di esperienze

La “comparazione di esperienze” è una tecnica che confronta due o più situazioni, prodotti o esperienze per evidenziare le differenze e i benefici di una scelta rispetto a un’altra. Questa tecnica sfrutta la tendenza umana a comprendere meglio qualcosa quando viene messo a confronto con un’altra cosa. È particolarmente utile per evidenziare vantaggi, soluzioni e miglioramenti che riguardano nuovi prodotti.

Un classico esempio di utilizzo di questa tecnica nel marketing è la pubblicità di Apple “Get a Mac”, che confronta un Mac con un PC per mostrare i vantaggi del primo in termini di facilità d’uso e affidabilità.

Ma in che modo si può sfruttare la comparazione di esperienze? Innanzitutto bisogna scegliere gli elementi da mettere a confronto, che possono variare da due a più.

Si può scegliere, per esempio, di mettere a confronto le storie di due personaggi che affrontano sfide simili ma reagiscono in modi diversi per arrivare a un risultato comune.

Un altro modo è usare il “prima e dopo”, quindi confrontare una situazione prima e dopo un evento significativo per mostrare cambiamenti e progressi. Utilissima per pubblicizzare nuovi prodotti e servizi.

Questa tecnica è particolarmente efficace nel marketing perché aiuta a far emergere i vantaggi di un prodotto o servizio attraverso il confronto diretto con altre opzioni o esperienze. Da usare quando si desidera evidenziare come un prodotto o servizio sia superiore rispetto ai concorrenti o quando si vogliono mostrare miglioramenti rispetto a situazioni precedenti.

Inneschi cognitivi

Gli “inneschi cognitivi” sono stimoli che influenzano il modo in cui percepiamo e reagiamo alle informazioni. Utilizzati abilmente, possono potenziare lo storytelling e rendere le storie più persuasive. Questi inneschi sfruttano processi cognitivi come l’attenzione, la memoria e l’emozione, e possono essere utilizzati per catturare l’interesse del pubblico, creare un ricordo duraturo o evocare una risposta emotiva.

Nel marketing, un uso comune di inneschi cognitivi si trova nelle offerte limitate, come “Solo per oggi” o “Ultimi pezzi disponibili”, che sfruttano il principio della scarsità per spingere all’acquisto. Gli inneschi cognitivi sono ideali per catturare immediatamente l’attenzione del pubblico e mantenerla. Sono particolarmente efficaci nei titoli, nei messaggi pubblicitari e nelle call to action (CTA). Possono essere utilizzati anche per creare un senso di urgenza o esclusività.

Ci sono diversi modi per attivare gli inneschi cognitivi sfruttando lo storytelling. Usare metafore e similitudini può essere un ottimo modo per spiegare concetti complessi in modo semplice. Anche usare le esperienze sensoriali funziona molto bene, perché descrivere dettagli sensoriali rende la storia più vivida e coinvolgente.

La tecnica degli “inneschi cognitivi” sfrutta meccanismi psicologici e comportamentali per influenzare le decisioni e le azioni delle persone, quindi è una tecnica da usare con cautela e sempre in modo etico. Nel marketing, gli inneschi cognitivi possono essere utilizzati per attirare l’attenzione, aumentare l’interesse, stimolare l’acquisto e creare una connessione emotiva con il pubblico. Quando combinati con lo storytelling, questi inneschi possono rendere le narrazioni ancora più efficaci e coinvolgenti.

Ma come funzionano gli inneschi cognitivi?

Gli inneschi cognitivi sono stimoli che attivano specifiche reazioni psicologiche. Alcuni esempi comuni di inneschi cognitivi includono:

1.           Reciprocità: le persone tendono a restituire i favori.

2.           Scarsità: le opportunità sembrano più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata.

3.           Autorità: le persone tendono a seguire le indicazioni degli esperti.

4.           Coerenza: le persone desiderano essere coerenti con le loro parole e azioni precedenti.

5.           Simpatia: le persone sono più inclini a dire sì a coloro che conoscono e amano.

6.           Consenso sociale: le persone tendono a seguire le azioni di un gruppo numeroso.

Una mano sfoglia un libro, sullo sfondo altri libri, una tazza, un disegno. Foto per parlare di tecniche di storytelling.

Lo storytelling è una delle tecniche più potenti nel marketing emozionale. Utilizzando strutture narrative come quelle viste in questo articolo, i brand possono creare storie coinvolgenti che non solo catturano l’attenzione del pubblico, ma costruiscono anche una connessione emotiva profonda.

Se ti interessa scoprire come applicare queste tecniche al tuo brand e migliorare la tua strategia di marketing, contattami per una consulenza personalizzata. Insieme possiamo creare una narrazione unica che farà risaltare il tuo brand nel mercato.

In ogni caso, ci vediamo a brevissimo per la seconda parte in cui parlerò di altre tre tecniche di storytelling, a presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il tuo progetto digitale merita di uscire da quel cassetto e brillare di luce propria.
Sono qui per aiutarti a realizzare questo sogno.

Post correlati

Come essere in prima pagina su Google? Tecniche SEO per migliorare il posizionamento

Essere in prima pagina su Google è l’obiettivo di ogni freelance, azienda o brand che lavora con e nel digitale. Tuttavia,

Archetipi di brand e SEO: come allineare la tua identità verbale per migliorare il posizionamento

Nel caotico mondo digitale odierno, molti brand faticano a raggiungere il successo che sperano. Tra le cause principali di questo insuccesso

Scegli una newsletter che fidelizza i tuoi clienti

Nell’era digitale che stiamo vivendo, dove la concorrenza è sempre più agguerrita e i clienti sono costantemente bombardati da messaggi promozionali,

Scrivimi qui

Raccontami il tuo progetto o la tua idea, sono curiosa e pronta a leggerti.
Sono a disposizione per domande, dubbi e collaborazioni.
Ti aspetto.

Favicon del sito carla paolo web content writer