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All’inizio c’è solo l’idea di voler lavorare come freelance condita da tanta confusione.
Lavorare con la scrittura da freelance è possibile, però è necessario gettare delle basi preliminari: capire in quale settore vuoi specializzarti, capire chi sei, cosa puoi offrire e come puoi offrirlo.
In questo articolo ti lascio alcuni consigli per muovere i primi passi nel mondo del lavoro da freelance.
Individua il tuo settore
Partiamo dalla scrittura. Lavorare grazie alla scrittura, soprattutto nel settore digitale, offre un ventaglio vastissimo di possibilità.
I settori in cui specializzarti sono tantissimi, ecco qualche esempio:
Puoi lavorare come editor.
Puoi lavorare come ghost writer.
Puoi lavorare come blogger e content writer.
Puoi lavorare come copywriter.
Puoi lavorare come traduttore e traduttrice.
Questi sono solo alcuni esempi, i campi di applicazione della scrittura nel digitale sono molteplici! Ricorda che per ognuna di queste categorie servono delle competenze specifiche, quindi sarebbe meglio partire con la categoria con cui ti senti maggiormente in confidenza e in cui hai più competenze. Col tempo puoi studiare, seguire corsi e ampliare le competenze e i servizi da offrire.
Il primo consiglio che mi sento di darti è fare selezione e scegliere uno o due di questi settori.
In questo modo, piuttosto che spalmare le tue energie su un’offerta vastissima, puoi andare in profondità e migliorare al dettaglio i pochi servizi che offri. Forse sulle prime può sembrare controproducente da un punto di vista economico, ma in realtà stai solo agevolando la sostenibilità del lavoro da freelance.
Pensa che dovrai gestire tutto da solә, almeno all’inizio – comunicazione, burocrazia, ricerca dei clienti, e altro – per cui è preferibile semplificare. In più, troppe responsabilità da gestire portano a confusione e affaticamento, soprattutto per chi è all’inizio, e questo spesso significa arrendersi in fretta.
Ti riporto l’esempio della mia esperienza, così che questo discorso possa essere più chiaro.
Nella prima fase mi sono affacciata sul mercato della scrittura digitale con molti servizi diversi, ma col tempo mi sono resa conto che mi sentivo davvero ferrata solo su uno di questi.
Tra i servizi offerti c’erano:
- copywriting (che in realtà comprende ruoli e competenze molto ibridi: conoscere il content marketing, conoscere la scrittura persuasiva, conoscere l’UX writing, conoscere la SEO, saper sfruttare i micro testi, essere una persona molto creativa);
- editing letterario e non (conoscenze tecniche di grammatica, sintassi, lingua italiana in generale, conoscenze di editing editoriale, ecc);
- blogging (conoscenza della scrittura digitale, della scrittura persuasiva, di content marketing, di storytelling e soprattutto della SEO);
Ancora non lo sapevo, ma era un po’ troppo tutto insieme.
Per capirlo, sono dovuta passare attraverso un periodo in cui ho svolto tutte queste mansioni per diversi clienti, e mi sono resa conto che:
- i micro testi persuasivi tipici del copywriting non erano per me; landing page, naming, pay off, micro writing e altro mi richiedevano troppe energie e non lo sentivo uno sforzo fluido e naturale.
- l’editing mi piaceva molto, ma spesso dovevo riprendere i manuali di grammatica perchè non ricordavo tutti i tecnicismi e questo mi portava via molto, moltissimo tempo; non era sostenibile.
- il blogging è stata l’attività in cui mi sentivo più a mio agio: conoscevo già la SEO, con i testi lunghi sentivo meno attrito, potevo (e posso) scrivere di diversi argomenti e imparare sempre qualcosa di nuovo.
Ho deciso di concentrare tutte le energie e la formazione nel settore specifico del blogging – e tutto quello che gli è strettamente connesso, quindi SEO, storytelling digitale, storytelling emozionale, creazione di strategie editoriali, ghost writing.
L’upgrade a cui sto lavorando ora è imparare bene l’inglese, così da aprirmi anche al mercato internazionale oltre a quello italiano.
Tu sei liberә di scegliere se tentare una selezione o meno.
Posso assicurare che il processo di selezione, di per sé, ti aiuterà a fare chiarezza perché ti costringe a metterti in discussione e, soprattutto, a fare una lista. Emergeranno tutti elementi utilissimi per strutturare una definizione dei servizi che puoi offrire. Ovviamente, nulla ti vieta di esplorare diverse attività e poi decidere cosa fa per te.

Comunicare chi sei
Il primo passo per trovare clienti è lavorare sulla brand identity.
Ricorda che ti stai addentrando nel mondo della comunicazione digitale e avere un buon biglietto da visita è la conditio sine qua non.
Può sembrare una cosa difficilissima, ma prova a mettere tutto in prospettiva: non è necessario avere un account social su ogni piattaforma esistente né avere un e-commerce complicatissimo da gestire. Ogni passo che decidi di compiere in ambito digitale deve essere progettato sulla tua personalità, sul livello di confidenza che hai con le piattaforme digitali e sulla mole di responsabilità che riesci a gestire.
Se i social non sono per te, allora non ti forzare. Se avere un blog tuo è un impegno troppo grosso, allora non aprirlo. Basta davvero poco: un sito semplicissimo, una sola pagina con tutte le informazioni utili e una sezione dedicata al portfolio. Investimento di tempo e denaro ai minimi storici.
Quello su cui ti consiglio di lavorare in modo più profondo è l’identità di brand. Il freelance è il brand di sé stesso e della sua attività, per questo è importante definirsi. Anche qui, non c’è bisogno di tirarla per le lunghe né di fare un lavoro iper complesso: trova il tuo linguaggio, trova dei colori e uno stile visuale che ti rappresenti. Quando poi ti sentirai prontә, potrai aumentare la tua presenza online, un passo alla volta.
Per aiutarti, ti lascio l’esempio della mia esperienza.
Ho deciso di lavorare da sola alla definizione dell’identità di brand e alla creazione del sito. In quel periodo avevo tanto tempo a disposizione e mi piaceva molto l’idea di immergermi in prima persona nel processo creativo. Il risultato, se ti va di vederlo, è questo: www.carlapaolo.it
Ho scelto dei colori, ho scelto un lessico e un linguaggio quanto più vicino possibile alla me reale, in modo che fossi facilmente riconoscibile. Ho deciso di puntare molto sulla mia persona, per questo ci sono tante mie fotografie. Ricorda sempre che ogni elemento va studiato sulla tua personalità, quello che ti presento è solo un esempio della mia esperienza, ma non un modello da seguire alla lettera.
Il sito è come casa tua, il posto in cui clienti e agenzie possono venire a trovarti e conoscerti.
Per il sito ti consiglio di affidarti a unә professionista, oppure, se hai tempo ed energie da investire, prova a lavorarci in autonomia. Internet è un posto magico e, con un po’ di pazienza, tra youtube, guide e webinar gratuiti puoi cavartela, a patto di spenderci un po’ di tempo. Tutto dipende da quanto budget hai.
Trovare i clienti
Quindi, ricapitolando: il settore in cui specializzarti, la tua identità di brand e un sito sono le basi.
Per quanto riguarda il cercare clienti, si apre un altro capitolo.
Io ho usato il vecchio e tradizionale metodo dell’invio dei curricula. Ho contattato web agency, pr agency e agenzie di comunicazione. Quello delle agenzie non è un mondo idilliaco, di solito non offrono molta continuità di lavoro e pagano poco, però mi è stato utile per fare gavetta il primo anno.
Ho imparato molte cose: quali sono i miei tempi di scrittura, come gestire le deadline, organizzare vita e lavoro.
Ho creato delle email personalizzate per ogni agenzia e questo mi ha permesso di colpire la loro attenzione. In ogni caso, resta un metodo che funziona solo coi grandi numeri: più email invii, più possibilità hai di beccare l’agenzia giusta al momento giusto. Io ho selezionato quelle che offrivano servizi simili ai miei, infatti al momento mi occupo esclusivamente di blogging, content strategy e creazione di piani editoriali.
Burocrazia e P. IVA
Questo topic spaventa tantissimo chi è alle prime armi con il mondo freelance. Trova unә bravә commercialista che possa guidarti e accompagnarti in questo percorso, è fondamentale.
Ti assicuro che la partita iva non è mostruosa come dicono.
Chiedere aiuto
È l’ultimo dei consigli che mi sento di darti per il momento, ma non il meno importante.
Avere unә mentore, unә consulente di marketing, unә project manager che ti affianchi è fondamentale. Hai la certezza che per ogni dubbio o esitazione puoi fare affidamento su unә professionista.
Personalmente ho mosso i primi passi da sola, ma a progetto ultimato, prima di lanciarmi ufficialmente nel mercato, ho fatto una consulenza con una consulente di marketing e copywriter che mi aiutato a guardare il progetto con chiarezza, mi ha indicato quali parti migliorare, mi ha guidato nella scelta dei prezzi da offrire ed è stata disponibile a chiarire molti dubbi.
La sua presenza è stata importantissima e tutt’ora siamo in contatto e ciclicamente ci aggiorniamo sull’andamento del lavoro.
Ora, se ti va, raccontami nei commenti qualcosa in più su di te: in quale settore vorresti crescere, quali sono le tue competenze digitali e se ti servono informazioni più tecniche. Mi aiuterai molto a trovare gli argomenti che possono interessarti e di cui scrivere qui sul blog.